Come accorgersi se il vostro WhatsApp è tenuto sotto controllo da qualche estraneo
Vi capita mai di sentire quella musichetta che fa: Do, do, do, dududu, do di da du duuuu??? Non pensate che sia impazzito, è un riferimento al ritmo ossessivo del James Bond Theme composto dal compianto Monty Norman: il continuo ritorno al tema, e il suo rovesciamento nella frase musicale successiva, rendono bene l’angoscia e il tormento che accomuna chi spia e chi viene spiato.
E, angosciati e tormentati, lo diventeremmo pure noi, se solo ci venisse il sospetto che qualcuno possa sorvegliare la nostra attività su WhatsApp o, peggio, utilizzare quelle nostre chat per chissà quale malevolo scopo.
Ci proponiamo di fornirvi qualche dritta e qualche utile suggerimento per alleviare la vostra pena: saremo il vostro Dr Q, contro ogni ‘licenza di spiare’, vi preghiamo di riconsegnare intatto il vostro equipaggiamento al termine della mission…
Quali sono i metodi più comuni per spiare qualcuno su WhatsApp?
L’elenco è lungo, procediamo qui per sommi capi:
- Con un computer. Si adopera il servizio WhatsApp Web, si accede al proprio WhatsApp tramite browser, in pratica è un ‘clone’ dell’app già installata sul vostro smartphone e, meraviglia delle meraviglie, il telefono non deve essere obbligatoriamente acceso e neppure collegato ad Internet.
- Con un’app ‘spia’ dedicata. L’installazione di uno spyware sul telefono, contrariamente al senso comune, avviene con maggior frequenza di quanto possiate immaginare e consente di visionare le attività del telefono, se non di controllarlo.
- Adoperando lo stesso account su un altro smartphone. Metodo estremamente rapido e lineare, consente al malintenzionato, oltre ovviamente a poter accedere al vostro account, di poter inviare messaggi, foto, video e qualsiasi altro contenuto multimediale agli utenti di WhatsApp.
- Adoperando app di terze parti. Tra di esse, un posto di rilievo spetta a Join la quale permette di visualizzare e controllare i dispositivi configurati, adoperando la sincronizzazione in Cloud. Una volta scaricata da Play Store, va comunque installata sia sul dispositivo spiante che su quello spiato, e poi configurata su quest’ultimo in modo che invii al primo tutte le notifiche relative a WhatsApp (ma anche ad altro, se lo si desidera); non solo, si può anche rispondere al messaggio di notifica visualizzato, in pratica rispondendo ai messaggi per conto del ‘sorvegliato speciale.
- Tramite tecniche di ingegneria sociale. Messaggi anomali inviati al vostro numero, richieste di conferme del vostro account, oppure di abilitare il login tramite scansione del QR in WhatsApp Web: sono varie e fantasiose le procedure per registrare lo schermo del vostro telefono o per avere accesso al suo contenuto.
Alcuni segni per riconoscere che vi stanno spiando su WhatsApp
- Nell’uso quotidiano, vedrete che la batteria inizierà a scaricarsi ad un ritmo superiore alla norma (ma controllate anche dalle impostazioni se qualche app in background contribuisce in tal senso, praticamente tutti gli smartphone hanno app dedicate alla salute della vostra batteria).
- Una maggior lentezza, o persino blocchi, della vostra app WhatsApp forniscono indicazioni in tal senso.
- Comportamenti anomali delle app che si aprono in autonomia, selezioni dei programmi senza movimenti sullo schermo, persino installazioni non autorizzate: tutti segnali che qualcuno ve la sta facendo alle vostre spalle (No, non è il Dr. No!!!).
- Riscaldamento anomalo del vostro smartphone, suoni improvvisi senza spiegazione, altri effetti dovuti ad un’attività di monitoraggio non voluta.
- L’app vi potrebbe avvertire che qualcuno ha richiesto un codice di attivazione, oppure vi butta fuori dal vostro account senza che l’abbiate sollecitato. Basta che vi rammentiate che WhatsApp non supporta di mantenere due sessioni attive su due diversi telefoni allo stesso tempo per risalire ad una possibile causa.
- Sessioni aperte su WhatsApp Web che non avete aperto. Potrebbe essere che ci sia qualcun altro loggato al vostro telefono, intento a leggere tranquillamente le vostre conversazioni.
Qualche buon consiglio per mettere al sicuro le vostre chat da occhi indiscreti
- La sicurezza di un’app deriva in massima parte dal suo ospite, quindi, sul vostro smartphone attivate il sensore di impronte digitali, il riconoscimento facciale e un buon codice alfanumerico che non sia banale, come misura preliminare.
- Lasciare il telefonino a disposizione in ambienti ad alta frequentazione, come uffici, palestre, piscine, o altri luoghi pubblici, non è mai una buona idea, specie se non fate molto caso a cautelarvi da accessi non
autorizzati.
- Attenti a quello che scaricate, affidatevi solo a fonti sicure, come Google Store, in caso contrario i rischi aumentano a dismisura.
- Non fate accedere applicazioni sconosciute con privilegi di root al vostro dispositivo Android, siate molto molto diffidenti.
- Il phishing ‘non puzza sempre dalla testa’, ma da messaggi fraudolenti tramite SMS. Un’applicazione spia si installa con facilità sul vostro telefonino ed è piuttosto difficile da rimuovere in questo caso.
- Disattivate WhatsApp Web ogni volta che smettete di usarla; se proprio non volete disconnettervi, controllate spesso i suoi accessi.
- Attivate la verifica a due passaggi. Il percorso è breve – Impostazioni, Account e cliccate su Verifica in due passaggi, scegliendo Abilita.
- Il codice da sei caratteri numerici sceglietelo complesso, mi raccomando (no, non 007007!!!).
Conclusioni (Miss Moneypenny style)
Non adoperate WhatsApp per conversazioni che ritenete importanti e, al minimo segno di compromissione del vostro account, ripristinate il vostro telefonino alle condizioni di fabbrica, in seguito potrete decidere se reinstallare o meno l’app.
WhatsApp Messenger
WhatsApp è forse l’app di messaggistica istantanea più nota al mondo con 1 miliardo e seicento milioni di utenti. Permette di scambiare chat, messaggi vocali, videomessaggi, file e vengono aggiunte sempre nuove funzionalità sono. Fa parte del gruppo Meta (Facebook, Instagram).